L’Universo Cinematografico Marvel ha ormai chiaramente definito il proprio DNA, abbracciando con decisione lo stile scanzonato e caciarone inaugurato da Guardiani della Galassia. Il diciassettesimo film della serie, cioè Thor: Ragnarok, si adegua alle direttive e in fondo se la cava. La mia posizione, però, è che è veloce e anche divertente, ma col cavolo che lo invito alla mia festa: tutti i chiarimenti sono in puntata.
Prima, però, devo cospargermi il capo di cenere: per ragioni che mi sfuggono, il mio cervello a registrato in maniera errata l’identità di Hela, dea della morte e non dea della guerra. Lo so, ho detto una scemata, ma ormai è tardi per tornare indietro.