Il bellissimo documentario del romeno Alexander Nanau mi ha lasciato addosso un senso di desolazione enorme, ma anche la netta sensazione di avere appena guardato qualcosa di fuori dal comune. Tutto inizia la sera del 30 ottobre 2015, quando all’interno della discoteca Colectiv di Bucarest scoppia un incendio: 27 persone muoiono nel giro di pochi minuti, altre 37 perdono la vita nelle settimane successive nonostante il ricovero ospedaliero e, in alcuni casi, nonostante avessero ustioni curabili. Cercando di comprendere come sia stato possibile, l’eccellente inchiesta del quotidiano Gazeta Sporturilor scoperchia un problema di corruzione sistemica.
Il film Collective racconta dunque fatti che facilmente avrebbero potuto scivolare nel patetismo, nella pornografia o nell’indignazione a comando. Invece.