La casa di Jack

La casa di Jack – Ricciotto 350

Ultimamente, con Lars von Trier è sempre la stessa storia: guardo un suo film, in filigrana intravedo spunti davvero interessanti, qua e là apprezzo il talento registico, ma a conti fatti scopro che gli interessa provocare piuttosto che mettere in campo questioni provocatorie. E il risultato è che tutto il suo impianto teorico diventa incoerente e superficiale.

La casa di Jack mi pare confermi questa tendenza, ma siccome gli spunti teorici sono interessanti, per quanto caotici e strumentali e mortificati, ho pensato di provare a riprenderli in mano e a parlarne con Alessio Tacca: che, oltre a essere un bravissimo sommelier, è laureato in storia dell’arte e in filosofia.