Et voilà l’ennesima puntata dedicata a un film di Hayao Miyazaki, ancora insieme ad Andrea Di Lecce. Questo significa grandi contenuti da ascoltare, ma con un inconveniente: l’audio.
È successo che abbiamo commesso un errore e invece di registrare ciò che passava dal mixer abbiamo registrato ciò che entrava nel microfono ambientale del computer. E siccome le nostre cuffie prendevano il segnale dal mixer, non ci siamo accorti che l’audio era un disastro fino a quando era troppo tardi.
Mi spiace e non ci sono scuse, ma colgo l’occasione per segnalare una questione più ampia e tutt’altro che secondaria.
Ricciotto esiste perché alcune persone, soprattutto Matteo e io, dedicano tempo ed energie alla realizzazione di un prodotto che corrisponde alla nostra idea di qualità. Lo facciamo gratuitamente e questo talvolta è un problema: gli errori sono più facili da evitare – e la qualità è più facile da tenere alta – se non devi utilizzare il tempo e le energie che avanzano dopo aver portato a casa uno stipendio.
È un discorso che riguarda non solo noi: coinvolge fin troppe realtà culturali italiane. Passione, competenza e spirito guascone sono una gran figata, ma prima o poi bisognerà pure che tutto questo non corrisponda più alla parola gratis. Ne va del nostro futuro culturale.
Basta, pippone terminato.
Ecco il link a Il mio vicino Totoro – Ricciotto 133: un ascolto che vale la pena.