Kung Fu Panda 3 + Land of Mine – Ricciotto 148

Kung Fu Panda 3: tutto quello che volevo dire l’ho detto nel podcast.
Land of Mine: una cosa non l’ho detta perché mi è venuta in mente il mattino dopo aver registrato la puntata. La dico qui.

Mi è venuto in mente un racconto breve a fumetti contenuto nel quarto numero del manga Eden: It’s an Endless World! di Hiroki Endo. Si intitola I fichi.

Vediamo un vasto frutteto e una donna che raccoglie fichi insieme a una bambina. Quando la bimba indica una porzione del frutteto particolarmente rigogliosa, la donna dice che là non si colgono frutti perché gli alberi crescono in un cimitero. Arriva un uomo che saluta la donna, si porta al limitare del cimitero e comincia a pulire una lapide. Ricorda ciò che accadeva qualche anno addietro, quando a causa della guerra i cadaveri dovevano essere bruciati e sepolti in fosse comuni. Furono piantati alberi di fichi e quegli alberi hanno cominciato a dare frutti, ma chi ha sperimentato guerra e sepolture non se l’è mai sentita di mangiarli.

Mentre l’uomo racconta, la bambina ha già agguantato un fico. Lo mangia e commenta che è buono, suscitando il rimprovero imbarazzato della donna e la risata serena dell’uomo.

Ecco, in una manciata di tavole Hiroki Endo cristallizza splendidamente ciò che Land of Mine fatica a mettere a fuoco. E cioè che coloro che hanno vissuto un trauma enorme dovranno imparare a convivere con il dolore della memoria. Non potranno mai cancellarlo, ciò che possono fare è evitare di lasciarlo in eredità alle nuove generazioni, scaricando su di esse la propria incapacità di metabolizzazione. E allora le nuove generazioni potranno davvero ripartire con uno slancio non appesantito dal dolore della memoria. Consapevoli, ma senza le ali tarpate. Credo che sia un racconto stupendo, quello di Endo.

Ciò detto, tutto il resto che avevo da dire è contenuto nella puntata Ricciotto 148 – Kung Fu Panda 3 + Land of Mine.